Vivian Maier Inedita. Visita guidata alla mostra fotografica

CulturalWay propone una visita guidata di approfondimento della figura della fotografa statunitense, Vivian Maier, personaggio eccentrico, colto, determinato ed estremamente riservato, che decide di restare solo per tutta la sua esistenza, tanto marcata era la sua indole indipendente e anticonformista. Inedita, l’esposizione che giunge in Italia, si prefigge di raccontare aspetti sconosciuti o poco noti della misteriosa vicenda umana e artistica di Vivian Maier, approfondendo nuovi capitoli o proponendo lavori finora inediti, come la serie di scatti realizzati durante il suo viaggio in Italia, in particolare a Torino e Genova, nell’estate del 1959.
La mostra fotografica presenta oltre 250 scatti di Vivian Maier, artista nota sulla scena internazionale a partire dal 2007, quando il suo corpus fotografico è stato scoperto a pochi anni dalla morte, avvenuta nel 2009. L’esposizione si sviluppa intorno ai temi ricorrenti nella produzione della fotografa americana, principalmente la strada e la vita che animava i quartieri popolari in Europa e negli Stati Uniti, documentando i cambiamenti sociali del proprio tempo. Sguardi, gesti, espressioni, colori e infanzia si intrecciano nel percorso espositivo, che in occasione dell’allestimento nelle Sale Chiablese dei Musei Reali vedrà la presentazione al pubblico di un repertorio inedito di scatti realizzati dall’artista proprio a Torino nel 1959, oltre a una presentazione di oggetti personali di Vivian Maier. Ore 17.10 ritrovo davanti alla biglietteria di Palazzo Chiablese, P.zzetta Reale 1, Torino – durata dell’iniziativa 1h’30 circa. Inizio della visita 20 minuti dopo rispetto il ritrovo in biglietteria. Costo di ingresso e visita guidata: 23€ adulti – 11€ per possessori di tessera musei e per i bimbi da 12 a 17 anni – 5€ da 11 a 7 anni – gratuito under 6. Per informazioni e prenotazioni contattare info@culturalway.it o 339.3885984. La visita si svolgerà a raggiungimento del n. minimo di partecipanti e fino a numero massimo.